SORIANO CALABRO – La “Cripta dei priori”, risalente al XVII secolo e posta sotto la navata dell’antica chiesa dei padri domenicani.
copyright foto©arch. francesco schiavello – Tutti i diritti sono riservati. È vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale della foto
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Il sito è detto, appunto, dei “priori”, perché qui venivano collocati dopo morti solo i priori del famoso Convento.
«Si tratta di un interessante “Putridarium”, questo di Soriano, di grandi dimensioni, ad unica ampia volta a botte cui sono presenti tutti gli elementi stilistici, costruttivi e tipologici di un putridarium».
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Lo spazio, inoltre, serviva nei secoli a sistemare i corpi dei morti che affrontavano un lento e costante modificarsi dell’aspetto esteriore, cedendo progressivamente le carni in disfacimento.
I cadaveri dei priori domenicani, vestiti con l’abito e i paramenti monacali, venivano collocati all’interno di nicchie scavate lungo le pareti e seduti su appositi sedili-scolatoi in muratura e pietra.
Ogni seduta era munita di un ampio foro centrale e di un vaso sottostante per il deflusso e la raccolta dei liquidi cadaverici o dei resti in via di decomposizione.