Buongiorno a Tutti!
Per recuperare i luoghi culturali il Governo mette a disposizione 150 milioni di euro. Fino al 31 maggio tutti i cittadini potranno segnalare all’indirizzo di posta elettronica bellezza@governo.it i beni e i progetti culturali da promuovere.
Noi di Turismo Soriano Calabro ti chiediamo di indicare il COMPLESSO MONUMENTALE DI SAN DOMENICO DI SORIANO come progetto culturale d’eccellenza inoltrando la seguente email a bellezza@governo.it
grazie a tutti!
Arch. Francesco Schiavello
Ecco di seguito la email da inviare a: bellezza@governo.it
Oggetto: COMPLESSO MONUMENTALE DI SAN DOMENICO DI SORIANO CALABRO
Vorrei segnalare al governo, il COMPLESSO MONUMENTALE DI SAN DOMENICO DI SORIANO, Santuario tra i più importanti in Europa, di cui oggi si possono ammirare le antiche vestigia. Uno dei più suggestivi luoghi e progetti culturali presenti in Calabria.
Soriano Calabro deve la sua fama alla presenza del Convento fondato nel 1510 da fra’ Vincenzo da Catanzaro. Distrutto una prima volta dal sisma del 1659, il monastero fu subito riedificato per volontà del Re di Spagna Filippo IV. L’incarico di progettare il nuovo edificio sacro fu affidato dal Vicere di Napoli il Conte di Pigneranda a P. Bonaventura Presti, architetto certosino, che lo disegnò, fatte le debite proporzioni, a somiglianza dell’Escoriale di Madrid, imponente monastero fatto edificare da Filippo II per perpetuare la vittoria di San Quintino. Così il primo convento sorianese occupava una superficie di 23 mila mq con chiostri attorno alla chiesa a croce latina di cui ancora è viva la facciata dalle sei paraste barocche con voluta ionica ed al centro un imponente portale con quattro grandi nicchie dai timpani semicircolari. All’interno, tra le tante opere d’arte, vi era l’altare maggiore in marmi policromi del maestro Cosimo Fanzago. Nella chiesa sorianese, completata la sua costruzione nel 1693, fu collocata la miracolosa tela di San Domenico che secondo la tradizione apparve il 15 settembre 1530. Ma il valore artistico impareggiabile del dipinto è stato ampiamente dimostrato, anche per l’insuperabile difficoltà d’imitazione più volte tentata e mai riuscita ad alcuno dei molti talenti che hanno lasciato in convento le loro copie imperfette. Tra i tanti disseminati in ogni dove cito un quadro del Guercino nel duomo di Bolzano, un altro del Mela in San Domenico e Sisto a Roma ed un altro ancora di anonimo nella chiesa parrocchiale di San Domenico in Crotone. Dopo l’altro terremoto, quello del 7 febbraio del 1783, ridusse interamente al suolo l’edificio seppellendo così il fasto ed il prestigio di un’epoca. Oggi le rovine del vecchio ex-convento dei padri domenicani, e della chiesa di San Domenico rappresentano il monumento più imponente del centro storico. Gli avanzi più consistenti si riferiscono alla parte inferiore della facciata della chiesa tardo-barocca, mentre rimangono tutte le strutture portanti fino all’altezza del piano terra: l’intero complesso è stato oggetto di un restauro conservativo nel secondo dopoguerra. Una parte del sito è stata comunque recuperata, ed è fruibile al pubblico. Una sezione del medesimo sito è stata inoltre utilizzata per l’edificazione della nuova chiesa di San Domenico eretta nel XIX secolo che custodisce la celeberrima “Tela di San Domenico”, secondo la tradizione consegnata dalla Madonna ad un frate il 14 settembre 1530 e che viene venerata ancora oggi con grande devozione. Recentemente è stato aperto il Museo dei marmi e sono di prossima apertura la Pinacoteca, il Museo della Ceramica ed il Museo del Terremoto che raccoglie numerose opere relative al complesso conventuale di San Domenico.
Il polo museale, quindi, sarà realizzato e pronto per essere fruibile dai turisti. Al momento, comunque si possono ammirare le opere restaurate custodite nel Museo dei Marmi che raccoglie opere dei secoli XVII-XVIII provenienti dal prestigioso complesso del Santuario di San Domenico.
Le 200 opere sono distribuite in tre sezioni. La prima raccoglie frammenti dell’altare maggiore dello scultore seicentesco Martino Longhi, con sculture di Matteo Boselli; la seconda comprende frammenti della decorazione marmorea che adornavano la navata esemplata, sulla decorazione della basilica di S. Pietro, di Giuseppe Scaglia; la terza è dedicata al cospicuo gruppo di frammenti provenienti dall’altare maggiore settecentesco, tra i quali alcuni busti decorativi di grande pregio. Una menzione particolare merita il busto di S. Domenico di Giuliano Finelli, allievo del Bernini. Di particolare pregio la Testa di Santa Caterina da Siena, in marmo di Carrara, è attribuita quasi sicuramente alla mano di Gian Lorenzo Bernini. Di non minore interesse sono la Madonna degli Angeli attribuita a Giuseppe Scaglia e ritrovata in un’edicola votiva, nonché un Angiolone, di Antonio Corradini. La raccolta annovera, inoltre, opere di Cosimo Fanzago, Matteo Bottigliero, Francesco Pagano e Francois Dusqunois, a testimonianza dell’importanza di cui ha goduto il complesso architettonico di Soriano nei secoli passati.
Inoltre, importanti scavi archeologici condotti dalla Soprintendenza dei Beni artistici e culturali pare abbiano rivelato la presenza di alcuni tratti del pavimento originale in marmo locale dell’altare maggiore della chiesa. Si tratta di frammenti con superficie esposta, decorata con motivi iconografici geometrico-floreali di antico stile tardo-barocco a blocchi irregolari e sconnessi costituenti presumibilmente l’originario pavimento dell’altare dell’unica navata centrale. I blocchi tuttavia giacciono in rovina, abbandonati all’incuria e al deterioramento ambientale con evidenti tracce di crolli e problemi strutturali. La significativa scoperta oltre ad arricchire il patrimonio storico-religioso e culturale del Santuario di San Domenico, oggetto continuo di studi e ricerche, dimostra quanto sia importante portare alla luce e soprattutto tutelare tutto ciò che è ancora rimasto sepolto dalla polvere dei secoli esplorando i resti di questo meraviglioso complesso monumentale, un tempo e ancora oggi, centro di spiritualità e di preghiera.
Il COMPLESSO MONUMENTALE DI SAN DOMENICO DI SORIANO è a Soriano Calabro Provincia di Vibo Valentia. ( http://www.turismosorianocalabro.org )